Team connessi o leader di connessione

Il lavoro in team oggi è la caratteristica fondamentale per la buona riuscita dei progetti e per la crescita aziendale, è anche una delle capacità, o soft skills, più richieste dalle imprese e dai recruiter nella fase di selezione. Oggi la quasi totalità delle aziende è strutturata per lavorare in gruppo e a tutti i collaboratori viene richiesta collaborazione per raggiungere l’obiettivo comune. Questo obbliga ad anteporre il bene comune al vantaggio personale. La collaborazione tra i membri del team e dei team all’interno dell’azienda e il raggiungimento dell’obiettivo comune sono quindi due elementi peculiari nelle aziende attuali.

Sono stato contattato da un’azienda, giovane di circa 3 anni, in rapida crescita che ha strutturato il proprio organico in team distinti, all’interno dei quali il supervisore fungeva da collegamento con gli altri reparti aziendali. Le dimissioni del responsabile di uno dei reparti ha evidenziati la presenza di un effettivo scollamento tra i vari team ed una mancanza di comunicazioni che ha generato scompensi nei flussi di processo generando ritardi e un deterioramento delle performance. La proprietà ha sempre creduto nella valorizzazione dei singoli e nella loro aggregazione in reparti collegati da un fitto calendario di briefing e riunioni.

La difficoltà riscontrata ha permesso di analizzare la situazione e porsi il quesito se i team fossero veramente collegati e che tipo di gestione aziendale realmente ritenessero migliore.

Abbiamo posto un quesito sul tema: “che tipo di gestione ritenete più efficace, Team autonomi connessi o la presenza di un leader che connetta tutti i team?”. Hanno partecipato non solo i supervisori ma anche i membri dei team per avere un coinvolgimento totale dei collaboratori.

Il workshop con il metodo LEGO® SERIOUS PLAY® si è strutturato su una giornata ed ha permesso a tutti una libera e approfondita espressione, soprattutto da coloro che all’interno del team non avevamo un ruolo decisionale, e soprattutto ha permesso di raggiungere il risultato che la proprietà desiderava: avere una reale fotografia su come i collaboratori vedono l’azienda e la struttura che vorrebbero, una forte presa di responsabilità sulla tematica organizzativa e di gestione, la necessità di un upgrade gestionale fondamentale per una giovane azienda in rapida crescita.

Ogni partecipante ha liberamente espresso la propria visione idealizzando la soluzione ideale che avrebbe permesso la migliore performance aziendale, nessuno si è sentito ostacolato nella propria espressione e la possibilità di raffigurazione con i mattoncini ha anche permesso una rappresentazione artistica e tridimensionale del proprio pensiero.

Un lungo dibattito tra i partecipanti e una accurata contrattazione hanno permesso di definire la soluzione comune a tutti, confluita dalle 6 differenti raffigurazioni.

La parte finale del workshop è stata utilizzata per definire i principi guida cardini della soluzione comune condivisa da tutti.

La proprietà aziendale è rimasta sorpresa dalla profondità di analisi di alcuni componenti del team che per timidezza o per ruoli non decisionali avevano in passato mancato nell’esprimere la propria opinione. I principi guida definiti dai partecipanti sono stati trascritti e individuati come la guida di trasformazione del semestre successivo, necessario per l’inizio delle attività necessarie per il raggiungimento della gestione idealizzata da parte dei team.